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Una vedova allegra... ma non troppo: l'amore ai tempi della mafia

Michelle Pfeiffer, Matthew Modine e Dean Stockwell in una una commedia romantica con elementi crime

Una vedova allegra... ma non troppo - dal titolo americano molto più fortunato Married to the Mob - è una commedia romantica del 1988 con elementi crime, come è evidente dal titolo, diretta da Jonathan Demme e scritta da Barry Strugatz e Mark R. Burns: protagonisti di Una vedova allegra... ma non troppo sono Michelle Pfeiffer, Matthew Modine e Dean Stockwell, accompagnati da un cast di comprimari composto da Mercedes Ruehl, Alec Baldwin, Oliver Platt e Anthony J. Nici.

 

 

Finché morale non ci separi

 

Una vedova allegra... ma non troppo racconta la storia di Angela De Marco, donna italo-americana intrappolata in una vita infelice e pericolosa dove oltre a essere sposata con un mafioso, Frank De Marco (Alec Baldwin). si trova ad essere sposata con la Mafia, intesa sia come istutizione che come mentalità limitante e aggressiva.

 

L'improvvisa vedovanza di Angela non è la strada per la libertà che lei spera, ma anzi solamente qualcosa che andrà a complicare ancora di più la sua vita e quella di suo figlio, che si troveranno a dover cercare di avere una vita normale mentre il boss Tony Russo (Dean Stockwell) fa la corte ad Angela per farne la sua nuova amante e mentre l'agente dell'FBI Mike Downey (Matthew Modine) pedina Angela per trovare le prove necessarie ad incastrare Russo.

 

 

 

Il tutto è complicato dalla insana ma giustificata gelosia della moglie di Russo, Connie (Mercedes Ruehl), e dai sentimenti che cominciano a creare alcuni inaspettati legami.

 

Una vedova allegra... ma non troppo è un film con una storia all'apparenza fin troppo prevedibile e che pare non essere troppo adatta a una commedia o a qualsiasi tipo di film leggero, ma l'abile regia di Demme, insieme all'ottimo lavoro di scrittura di Strugatz e Burns, permette di fare di Una vedova allegra... ma non troppo un film sorprendentemente leggero e divertente, senza dover rinunciare a una regia intelligente, a dei personaggi ben scritti e a un'ottima recitazione, anche da parte dei personaggi secondari.

 

Divorzio alla mafiosa

 

Parlando da un punto di vista tecnico, in una commedia i cinque elementi più importanti sono: sceneggiatura, recitazione, regia, montaggio e fotografia.

 

In Una vedova allegra... ma non troppo abbiamo una sceneggiatura divertente e capace di costruire un'idea delle meccaniche tra i vari personaggi in maniera veloce ma approfondita al punto giusto, oltre che capace di lasciare ad ogni personaggio la possibilità di svilupparsi ed evolversi, senza dover scomparire tra le fila di personaggi secondari e terziari.

 

 



La recitazione è molto solida e se potrebbe essere fin troppo ovvio attribuire i meriti ai quattro attori protagonisti di Una vedova allegra... ma non troppo, non bisogna assolutamente passare sopra alle prestazioni degli interpreti dei personaggi secondari, anche di quelli con pochissimo screen time a disposizione. 

 

È vero altresì che la scelta di Michelle Pfeiffer, Matthew Modine, Dean Stockwelll e Mercedes Ruehl è azzeccattissima e che la chimica tra i loro personaggi e le loro singole interpretazioni sono quello che permettono al film di funzionare così bene nella sua totalità.

 

Per quanto possa forse sembrare strano, bisogna sottolineare quanto sia stata indovinata la scelta della Pfeiffer nel ruolo principale, sia per le sue doti recitative che per il suo carisma personale, necessario alla coerenza narrativa del film. 

 

 

 

 

Il regista Jonathan Demme è perfetto nel seguire i cambi di tono del film e nell'accentuare le performance degli attori nei momenti centrali di Una vedova allegra... ma non troppo, riuscendo a rendere divertenti e chiare nel loro significato anche le scene più brevi. 

 

Non bisogna dimenticare il lavoro di Craig McKay e Tak Fujimoto, rispettivamente direttore della fotografia e montatore di Una vedova allegra... ma non troppo, che danno un grosso contributo nel non rovinare il ritmo del film e nel non dare nessun motivo allo spettatore per sentirsi estraniato in alcuni momenti, come invece accade in molte altre commedie.

 

In conclusione Una vedova allegra... ma non troppo è un film che vi consiglio caldamente di scoprire, o riscoprire se già lo conoscevate. 

 

 

 

 

È il film perfetto per chi cerca una commedia piacevole, ben scritta e ben recitata, con un'impostazione professionale come quella che sa dare Demme e delle performance attoriali molto capaci di portare chi guarda a empatizzare con i personaggi, e non solo quelli positivi.

 

Detto questo vi saluto e, come sempre, vi auguro buona visione e tante, tante risate.

 

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