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Adrian: la serie di Celentano non convince, ma è trionfo di meme

La serie tv di animazione ha esordito su Canale 5 sfiorando il 22% di share

Impossibile non sapere di cosa si stia parlando: Adrian, la serie animata scritta e ideata da Adriano Celentano è stata tra le cose più pubblicizzate degli ultimi anni, complice anche la fastidiosa strategia di impostare gli spot con un volume di qualche decibel più alto del normale. 

 

La prima parte è andata in onda il 21 gennaio in prima serata su Canale 5, raccogliendo davanti alla tv 5.997.000 spettatori e raggiungendo il 21,9% di share: la concorrenza di Raiuno con La Compagnia del Cigno si è fermata al 21,4%.

 



La serie è stata in produzione fin dal 2009, quando Celentano strinse un accordo con Sky per una serie di 26 episodi in 3D. 

Subentrarono in seguito molti problemi e ritardi: il Clan Celentano, produttore dello show, entrò in una disputa legale con lo studio di animazione Cometa Film di Enzo D'Alò, la cosa rallentò i lavori e fece sì che la produzione si spostò a lavorare con la Mondo TV
Dopo l'interruzione del rapporto con quest'ultima e i nuovi ritardi conseguenti, nel 2013 Sky decise di mettere la parola "fine" alla serie, che dopo qualche mese venne presa da Mediaset

 

Anni di lavoro, uno studio di animazione nord coreano, disegni del grande Milo Manara, musiche del premio Oscar Nicola Piovani, sceneggiatura scritta da Celentano con Vincenzo Cerami, alcuni tra i migliori doppiatori italiani (tra gli altri, Roberto Pedicini, Massimo Lodolo, Claudio Moneta), milioni di budget spesi - si parla di 14 milioni di euro ma la cifra non è stata confermata e parrebbe essere più alta - per approdare finalmente su Canale 5. 

 

 

 

 

Il prodotto è in sintesi una summa del Celentano-pensiero: in un futuro pessimista dove il potere corrotto costringe all'omologazione degli individui e dove vige un regime militare controllato dalla "Mafia International" c'è bisogno di qualcuno che dica le cose come stanno, che ci riporti agli ideali di bellezza, pace e libertà e sarà proprio lui, l'Adriano umile orologiaio della Via Gluck, a cambiare le cose. 

Più svariate scene di sesso casuali, cameo di band come i Negramaro nel 2068, un cattivo chiamato Dranghestein e una partner del protagonista che è evidentemente Claudia Mori ma si chiama Gilda.

 

Oltre ai mirabili disegni di Manara - ma su questo aspetto non c'erano dubbi - è la confezione generale che lascia basiti: l'animazione, gli sfondi, la sceneggiatura, i dialoghi, sono tutti aspetti che paiono essere stati affrontati con leggerezza se non con vera e propria sciatteria, Adrian si presenta come un prodotto al limite dell'amatorialità e sembra non aggiungere assolutamente nulla di interessante né dal punto di vista del messaggio né soprattutto da quello della realizzazione tecnica.


Le reazioni sul web non si sono fatte attendere. 

Probabilmente la seconda serata di Adrian in termini di ascolti andrà molto meglio della prima anche grazie al passaprola odierno, che porterà a guardarla tutti coloro che non l'hanno vista, giusto per togliersi la curiosità di vedere se veramente sia così terribile come si dice. 

Quello che è certo è che Adrian ha già dato il via a una serie interminabile di meme, complici soprattutto questo frame

 

 



E questo sfondo

 



Eccovi una raccolta di quelli usciti finora. 
Sicuramente almeno da questo punto di vista Adrian è già entrata a far parte del patrimonio pop televisivo del 2019. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



[Meme raccolti dalle pagine Facebook IlCirox, Poteri Fortissimi, Dario Moccia, Cinefacts.it]

 

 

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