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Una voce in prestito - Recensione: Vedere con i suoni

Un documentario che ricorda la figura dell'attore e doppiatore Claudio Capone 

Da qualche mese è disponibile online il documentario dedicato all'attore e doppiatore Claudio Capone.

 

Spesso quando tanti cinefili e non denigrano l’arte del doppiaggio non si tiene in debita considerazione il servizio sociale che compie nei confronti di tutta una fetta di pubblico che, altrimenti, non potrebbe beneficiare dell’opera audiovisiva. Tra questi, sicuramente, ci sono le persone ipovedenti e non vedenti che, quindi, difficilmente riuscirebbero a beneficiare di un sottotitolo.


Il documentario Una voce in prestito parla anche di queste dinamiche, e lo fa attraverso il ricordo e la celebrazione della figura dell’attore e doppiatore Claudio Capone (1952 - 2008).

 



Questa la sinossi ufficiale del film:

Un viaggio attraverso le testimonianze di amici e colleghi alla scoperta di un attore e doppiatore che era soprattutto una persona generosa e sempre disponibile, capace di ascoltare.

Claudio Capone è divenuto per molti "la voce dei documentari" e per Davide, un ragazzo non vedente appassionato di doppiaggio, è stato molto di più. Un amico, che ha cambiato per sempre la sua vita.

 

Il prodotto, scritto e diretto da Antonio Prochilo (Torino, 1972) , è stato realizzato nel 2015 grazie al sostegno di Produzioni Dal Basso e, non da ultimo, dei collaboratori alla campagna di crowdfunding lanciata nel web per coprire una parte delle spese del film, dal momento che si tratta di una produzione indipendente. Tutti i partecipanti sono stati debitamente ringraziati nei titoli di coda.

 

Al netto proprio dei titoli di coda, nei circa 30 minuti di documentario, Prochilo intervista le persone che più da vicino hanno potuto conoscere Capone: i figli, il fratello, ma anche i tanti colleghi di lavoro e i compagni di scuola.

 

Preziosi i contributi di Piero e Alberto Angela, iconici volti dei programmi divulgativi a cui Claudio Capone prestava la voce nei celebri speakeraggi che hanno fatto scuola.

 

 

[Brad Davis in Fuga di mezzanotte (1978) che nella versione italiana ha la voce di Capone]

 

E anche se nella sua carriera attoriale ha prestato la voce a personaggi come Luke Skywalker (Mark Hamill), Ridge Forrester (Ronn Moss) o ad attori come Steve Guttenberg (Scuola di polizia) e John Travolta (Phenomenon) è proprio per i sopracitati documentari che il lavoro di Capone viene maggiormente ricordato.

 

La sua, dice Alberto Angela nel documentario, era una lettura che “era come se fosse una spiegazione a lato del testo, riusciva a dare un qualcosa in più al testo, che non aveva. Anzi io credo che molti autori di testi debbano ringraziarlo perché lui ha amplificato come con una lente d’ingrandimento il loro significato”.

Caratteristica che già aveva evidenziato Piero Angela comunicando con tristezza la morte del collega di Quark, in prima serata su Raiuno nel 2008.

 

 

 

In particolar modo attraverso il genuino e intimo racconto di Davide Pigliacelli, non vedente romano che per otto anni ha avuto modo di conoscere e frequentare Claudio Capone, dal documentario esce il ritratto di una persona dal forte spessore umano e con due grandi passioni: la recitazione e le uscite in barca sul mare.

 

Alcuni punti del racconto soffrono tuttavia di un montaggio eccessivamente lento e di inserti ripetitivi o non sempre facilmente contestualizzabili (qualche disegno, inquadrature su viaggi in auto o treno…).

Validi i commenti sonori firmati di Giuseppe Rigotto e Fabrizio Airola.

 

 

[Davide Pigliacelli, filo conduttore dell'omaggio dedicato a Capone e diretto da Antonio Prochilo]

 

 

Tramite il racconto di Pigliacelli il film pone fortemente l’accento sul servizio indispensabile che il doppiaggio, gli speakeraggi e le audiodescrizioni di cui Capone è stato in qualche modo il pioniere, portano a chi non può vedere le immagini sullo schermo, a prescindere dalle sue dimensioni.

 

Indubbiamente questo è un grande pregio della lavorazione, considerando come anticipavo che si tratta di un tema non troppo considerato nell’eterna lotta tra sostenitori e detrattori dell’arte del doppiaggio.

 

 

 

[Claudio Capone in sala doppiaggio nell'omaggio rivoltogli dalla trasmissione Retroscena su Tv2000 dopo la sua prematura scomparsa]

 

 

Dall’altro lato è un peccato che qualche minuto in più non sia stato speso per scandagliare ancor meglio la biografia dell'attore-doppiatore.

 

Nel canale ufficiale YouTube legato al prodotto sono presenti molte clip tagliate che, a mio avviso, avrebbero contribuito non solo a fornire una durata più significativa al prodotto ma anche a nutrire un ricordo più delineato della figura di Capone. Consiglio in particolare la visione degli interventi tagliati di Alberto Angela, Ilaria Stagni e Sergio Di Giulio.

 

 

[Luke Skywalker col volto di Mark Hamill nella trilogia originale della saga cinematografica di Star Wars]

 

Dopo una prima distribuzione riservata, il titolo è ora fruibile gratuitamente sul già menzionato canale ufficiale del film e ovviamente consiglio di recuperarlo a tutti gli appassionati di doppiaggio in primo luogo ma, anche, a chi vuole in qualche modo conoscere un po’ più da vicino quella calda voce che ha accompagnato tanti documentari televisivi visti nei decenni. 

 

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