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Springsteen - Liberami dal nulla - Recensione: autostrada verso la rinascita

Scott Cooper ritrae le origini della depressione di Bruce Springsteen, in parte esorcizzate con la creazione del crepuscolare album folk Nebraska

Titolo originale: Springsteen: Deliver Me From Nowhere
Genere: Biografico, Drammatico, Musicale
Regia: Scott Cooper
Sceneggiatura: Scott Cooper
Cast: Jeremy Allen White, Jon Bernthal, Odessa Young, Sam Jaeger
Uscita Italia: 23 ottobre 2025
Durata: 120 minuti 
Paese: USA
Distribuzione Italia: Walt Disney 

Springsteen - Liberami dal nulla è il nuovo film di Scott Cooper con protagonista Jeremy Allen White nei panni della rockstar Bruce Springsteen

 

We gotta get out while we’re young / ‘Cause tramps like us, baby we were born to run / Yes, girl, we were

Dobbiamo scappare finché siamo giovani / perché sbandati come noi, piccola, siamo nati per correre / Sì, ragazza, noi siamo nati per correre

 

È il 1981 e Bruce Springsteen, forte del successo dell’album The River, è pronto per il passo verso la fama mondiale.

Il pubblico lo adora, la gente lo riconosce per strada, ma a non riconoscersi allo specchio è lui: The Boss.

 

Forse a furia di correre per Bruce Springsteen non è più tanto chiaro lo scopo della propria esistenza.

Cantore della working class statunitense, storyteller in grado di creare brani come se fossero sceneggiature pronte per il grande schermo, l’idea di cavalcare l’onda dell’estasi mediatica per Bruce Springsteen rappresenta un salto nel vuoto, una highway dritta verso il nulla.

 

Conviene, dunque, fare un passo indietro e cercare qualcosa di autentico in grado, prima di tutto, di affrontare i traumi del passato.

 

[Trailer ufficiale di Springsteen - Liberami dal nulla]

 

 

Di questo arco temporale parla Springsteen - Liberami dal nulla, film intimo e dal ritmo posato in grado di restituire l’eccezionale momento di creatività che ha portato Springsteen a realizzare l’album folk Nebraska e alcuni dei più grandi successi di Born in the U.S.A..

 

Scott Cooper, come già accaduto per alcuni dei suoi film migliori (per chi scrive: Crazy Heart e Hostiles - Ostili) immerge la narrazione nella cultura statunitense privandola di quel sogno che la guerra del Vietnam aveva contribuito a cancellare sotto i colpi di fucile in una terra straniera. 

 

So they put a rifle in my hand / Sent me off a foreign land / To go and kill the yellow man / Born in the U.S.A.

Così mi misero un fucile in mano / mi inviarono in una terra straniera / per andare a uccidere l’uomo giallo / sono nato negli Stati Uniti 

 

La rabbia verso la propria Nazione diventa il pretesto per Bruce Springsteen per fare i conti con un'inquietudine interiore derivata dal rapporto burrascoso con la figura paterna.

Patria e padre: una sprofondata nell’abisso della sete di potere l’altro annebbiato dalla solitudine della sete di alcol, entrambi pesi morti che Springsteen si è caricato sulle spalle cadendo nel vortice pericoloso della depressione con cui ha lottato per tutta la vita. 

In Springsteen - Liberami dal nulla i ricordi dell’infanzia sono fotografati in bianco e nero perciò non per un semplice vezzo e pigro autorialismo volto a richiamare un’immagine del passato, ma proprio per sottolineare come gli altri colori non appartenessero alla tavolozza sentimentale del cantautore.

 

Non è un caso che l’immagine di copertina di Nebraska sia anch’essa in bianco e nero, fuori da ogni logica commerciale che quel periodo storico avrebbe richiesto, ma fondamentale per tracciare un cordone ombelicale tranciato troppo in fretta. 

 

 

[L'immagine di copertina di Nebraska, l'album al centro di Springsteen - Liberami dal nulla]

 

 

Di questo viaggio riparatore Scott Cooper mette in scena le influenze sia private sia culturali, come la miccia che ha dato il via alla scrittura del primo brano di Nebraska, ovvero la visione in televisione de La rabbia giovane.

 

I parallelismi con il capolavoro di Terrence Malick e i tumulti interiori di Bruce Springsteen, depositati sotto forma scritta sopra fogli di carta improvvisati, mostrano la carica espressiva delle sue parole. 

 

I saw her standin’ on her front lawn / just twirlin’ her baton / me and her went for a ride sir / and ten innocent people died / From the town of Lincoln Nebraska / with a sawed off .410 on my lap / through to the badlands of Wyoming / I killed everything in my path

La vidi in piedi nel prato davanti casa / che faceva roteare il suo bastone da cheerleader / siamo andati a fare una corsa in macchina, signore / e dieci innocenti sono morti / Dalla città di Lincoln, Nebraska / con un fucile 410 a canne mozze sulle ginocchia / attraverso le terre desolate del Wyoming / ho ucciso tutto quello che trovavo sulla mia strada.

 

 

[Oltre a La rabbia giovane un film che ha notevolmente influenzato Bruce Springsteen è La morte corre sul fiume, capolavoro di Charles Laughton visto al cinema con il padre]

 

Così Springsteen - Liberami dal nulla si rivela essere un film volto a esplorare il concetto di creazione, come lavoro singolo e come collettivo.

 

Oltre al ritratto dell’uomo lontano dai suoi leggendari concerti con la E Street Band, Cooper mostra il supporto morale e lavorativo delle persone che hanno gravitato attorno alla vita di Bruce Springsteen di quegli anni, passando dal rapporto con la madre e la ragazza di allora Faye, al suo team e dal produttore Jon Landau.

In particolare per le sessioni di registrazione l’attenzione che Cooper pone per gli strumenti analogici è formidabile come a richiamare una fragilità e al tempo stesso autenticità, forse, perse oggi con il digitale.

 

Ogni jack inserito nell’entrata apposita produce un rumore, ogni nastro di cassetta è un filo teso pronto a spezzarsi da un momento all’altro, con la ricerca del suono perfetto che passa da veri e propri artigiani del sonoro. 

 

 

[In Springsteen - Liberami dal nulla Jeremy Allen White veste perfettamente i pesanti panni del Boss]

 

Un film la cui sincerità e l'amore verso la classe media statunitense sono lampanti come il personaggio di Joe Roberts del brano Highway Patrolman e come lo sono milioni di persone in tutto il mondo a cui Bruce Springsteen ha scelto di dare loro una voce che risuonasse nelle orecchie di tutti noi.

A costo di privarsi della sua serenità emotiva.

 

My father’s house shines hard and bright / it stands like a beacon calling me in the night / calling and calling, so cold and alone / shining ‘cross this dark highway / where our sins lie unatoned 

La casa di mio padre brilla e risplende / e si erge come un faro che mi chiamava nella notte / chiama e chiama, così fredda e solitaria / splende oltre questa scura autostrada / dove giacciono inespiati i nostri peccati.

____ 

 

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