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Ballerina è un revenge thriller che si inserisce nello spietato e letale mondo di John Wick, per la precisione fra il capitolo 3 e il 4.
Ana de Armas interpreta la danzatrice e killer Eve Macarro, il cui percorso intreccerà quello del sicario dei sicari, il Baba Yaga: Keanu Reeves in persona.
[Il trailer di Ballerina]
Era inevitabile: sapevamo che presto o tardi sarebbero arrivati spin-off e cross-over dall’universo “Wickiano”, con ambientazioni e personaggi che condividono la stessa violenza, ma raccontata da altre prospettive.
Qui la prospettiva è femminile e la violenza è coreografata, più che nei capitoli della saga principale: a sparatorie e accoltellamenti si alternano leggiadri ed eleganti passi di danza in un mix di grazia e ferocia.
Non è solo la prospettiva a cambiare, ma anche il comparto tecnico: al posto di Chad Stahelski in regia troviamo Len Wiseman, noto principalmente per aver dato vita all'universo cinematografico di Underworld.
[Ana de Armas in una scena di Ballerina]
Ballerina racconta la storia della giovanissima Eve, costretta a vedere il padre morire davanti a lei, ucciso da un gruppo di uomini con un marchio a forma di X sul polso, capitanati da un losco figuro che si fa chiamare Il cancelliere (Gabriel Byrne).
Salvata da Winston (Ian McShane), la ritroviamo al Tarkovsky Theater, sede della Ruska Roma di New York, scuola di ballo (ma soprattutto di formazione di killer) che la protegge e la addestra a diventare una Kikimora, figura leggendaria del folklore slavo e “prima assassina” del clan.
Il destino però ha altri piani per lei: sul suo percorso ancora una volta comparirà quel marchio a forma di X e la strada verso la vendetta sarà l’unica possibile per Eve, ormai pronta a riprendersi ciò che le spetta anche grazie all’aiuto inaspettato del Baba Yaga in persona.
D'altronde ormai lo sappiamo: "To stop the assassin, you must become the assassin".
[Per fermare l'assassino devi diventare un assassino]
Ipercinetico e adrenalinico, Ballerina raccoglie l’eredità della saga di John Wick accelerando senza sosta e senza mai prendere fiato, in un crescendo di violenza e vendetta che è lo specchio del tormento interiore e della rabbia in cui è sprofondata la protagonista.
Da promessa del Cinema latino a stella di Hollywood, Ana de Armas ha dimostrato talento e versatilità ormai da tempo, anche se la sua credibilità come killer spietata è un po’ più recente: impossibile dimenticare la sua apparizione in No Time to Die, dove già aveva dimostrato di saperci fare egregiamente.
Nel caso di Ballerina sicuramente funziona l’enorme contrasto fra un viso dai lineamenti dolcissimi e il mondo cupo in cui si muove.
Nel cast troviamo Anjelica Huston nel ruolo della direttrice della Ruska Roma, l’assassino in fuga Norman Reedus e David Castañeda, nel ruolo del padre di Eve.
[Ana de Armas in un'intensa scena di Ballerina]
Ballerina è una pellicola che si concentra tanto sull’estetica dei combattimenti: purtroppo a mio avviso siamo lontani dalla forza narrativa che avevano i film con protagonista Keanu Reeves.
Qui siamo nel campo dell’intrattenimento puro, ciononostante Ballerina rimane un film credibile, coinvolgente ed entusiasmante.
Non si può negare che tante cose hanno il sapore del già visto, così come è innegabile che il film richiami molto Nikita di Luc Besson, e non è un caso che a un certo punto compaia Anne Parillaud.
Ballerina riesce comunque nel suo intento soprattutto grazie a scene davvero degne di nota, come quella dove viene usato un lanciafiamme o quella ambientata in una birreria che presenta una coreografia davvero notevole.
Alla fine del film in ogni caso c’è una sola certezza: questo è il primo spin-off della saga e sicuramente non sarà l’ultimo.
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