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The Impossible - Recensione: quella salvezza ancora possibile

Emozionante racconto di una storia vera 

The Impossible è l'emozionante racconto di una storia vera, che inizia il 26 dicembre 2004, una data che - al pari di altre, come l'11 settembre 2001 - resterà impressa nella memoria collettiva.

 

Uno tsunami violentissimo scatenato da un terremoto con una magnitudo di 9,1 colpì l'Indonesia e gli altri stati che si affacciano sull'Oceano Indiano, causando all’incirca 230.000 vittime.

The Impossible, uscito nelle sale spagnole nell'ottobre 2012, trasforma quel giorno in Cinema. 

 

Scritto da Sergio Sanchez e presente nella Black List del 2010 - lista a cadenza annuale delle migliori sceneggiature non ancora prodotte, basata su voti di case di produzione e studi cinematografici - la produzione di The Impossible fu realizzata grazie alla collaborazione fra varie case cinematografiche iberiche; la regia fu affidata a Juan Antonio Bayona, al suo secondo lungometraggio dopo una carriera di spot televisivi e videoclip. 

 

[Trailer internazionale di The Impossible]

 

 

Al centro della trama c'è una famiglia britannica miracolosamente sopravvissuta allo tsunami, storia che si ispira alla vera vicenda accaduta ai coniugi Maria Belon Quique Àlvarez e ai loro tre figli.

 

A seguito delle onde assassine i protagonisti lotteranno per sopravvivere e per ricongiungersi, toccando con mano - nella loro odissea - i danni e le sofferenze causate alla popolazione locale dal maremoto.

 

La pellicola è ambientata in Thailandia, dove i protagonisti si stanno godendo le vacanze natalizie.

 

Henry e Maria Bennet (rispettivamente interpretati da Ewan McGregor e Naomi Watts) si trovano in piscina con i loro figli e gli altri vacanzieri, quando il loro resort viene letteralmente spazzato via dalla furia dello tsunami: una sequenza di grande impatto, della durata di circa dieci minuti che richiese un anno per essere realizzata, sapientemente costruita da Bayona col ricorso alla suspense. 

 

 

[Il cast di The Impossible alla premiere del film]

 

 

Lo spettatore - al contrario dei protagonisti - sa cosa sta per accadere.

 

Varie inquadrature ci mostrano quindi Maria intenta nella lettura di un libro mentre Henry sta giocando in piscina con i figli; tuttavia, il vento che spira, il tremolìo di una vetrata e l’improvvisa immobilità dei turisti sono evidenti segnali della minaccia incombente.

 

Infine arriva l’acqua che devasta e sommerge ogni cosa, mentre si alternano nel montaggio i primi piani dei protagonisti sofferenti - con la cinepresa che spesso entra ed esce dall’acqua stessa - e i campi lunghi a mostrare la portata del disastro.

 

[Il momento dell'arrivo dello tsunami in The Impossible]

 

 

Dopo questi momenti di puro terrore, visivamente impressionanti, il racconto si concentra sulle peripezie dei singoli membri della famiglia.

 

Maria, in compagnia del figlio maggiore Lucas (Tom Holland, futuro Spider-Man), viene trasportata dagli indigeni in un ospedale locale, gravemente ferita dalla furia della natura; Henry - in compagnia degli altri due figli - si mette invece alla loro ricerca.

 

The Impossible concentra la sua attenzione su sole cinque persone, che vengono però a contatto e interagiscono con migliaia di individui in simili condizioni disperate: un microcosmo (quello familiare) rappresentante il macrocosmo (la collettività tutta, colpita dalla sciagura).

 

Il film, dunque, mette in mostra la furia della Natura, ma anche la tenacia e la solidarietà umana nei giorni che la seguono.

 

Per i suoi contenuti potrebbe sembrare un blockbuster esagerato, ma in realtà il vero disastro causato dallo tsunami supera perfino la finzione di un disaster movie.

 

Bayona riesce a toccare le corde giuste nelle varie scene del film, suscitando nell’animo di chi guarda diversi stati d’animo: dall’impotenza alla commozione, passando per l’orrore e la speranza. 

 

 

[Un raro momento di quiete in The Impossible]

 

 

Il regista è coadiuvato anche da un cast che offre prestazioni superbe; su tutti gli interpreti spicca Naomi Watts: donna forte nella sventura, visibilmente segnata fisicamente e psicologicamente dalle prove affrontate, ma pronta a tutto pur di salvare se stessa e suo figlio.

 

Per la sua performance, l’attrice fu candidata ai Premi Oscar nel 2013 (anno in cui vinse Jennifer Lawrence per Silver Linings Playbook - Il lato positivo).

In Spagna The Impossible vinse ben quattro Premi Goya, fra i quali quello per la Miglior Regia.

 

A testimoniare la bontà di questo film, che ha riportato sul grande schermo una storia a dir poco incredibile.

 

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